Da Casalmaggiore alle case di alta moda. Perché i rivestimenti murali dell’azienda Emiliana Parati hanno conquistato anche Roberto Cavalli, tanto da attivare una proficua sinergia con l’importante griffe di abbigliamento e design. Stile e qualità sotto i riflettori.
Emiliana Parati ha iniziato la propria attività di produzione e commercializzazione di carta da parati e rivestimenti murali a partire dagli anni Settanta. Il cuore pulsante dell’attività è a Casalmaggiore, su una superficie di circa 40.000 metri quadrati, di cui 20.000 coperti, dove l’azienda realizza i suoi prodotti per l’Italia ma soprattutto proiettati verso l’estero. Non solo con il marchio Emiliana Parati, ma anche per Decori & Decori, Tekko e Roberto Cavalli. Creatività, innovazione, colori e tessuti di pregio sono il cavallo di battaglia della ditta. A testimoniarlo bastano gli importanti accordi con le aziende del lusso stipulati negli ultimi anni. E lo sguardo sempre più indirizzato verso l’export, spaziando dai Paesi Arabi alla Cina sino al Brasile.
«Emiliana Parati è caratterizzata da un forte grado di internazionalizzazione – spiega l’amministratore delegato Enzo Petracco -: le esportazioni rappresentano il 97% del fatturato complessivo. I mercati principali sono la Russia e i Paesi dell’ex Unione Sovietica, ma anche Arabia Saudita, Cina, Brasile, Europa dell’Est, Francia ed Inghilterra».
Le collezioni di rivestimenti murali conosciute in tutto il mondo sono caratterizzate da una vasta gamma di prodotti, che spaziano dai ‘classici’ del rivestimento murale, costituiti principalmente da carte e tnt spalmati in vinile, ma anche effetti più innovativi e moderni, ad esempio tridimensionali, lucidi, specchiati, con velluti e Swarovski.
«Il rallentamento dell’economia mondiale, in una fase di profonda debolezza nell’anno 2012, non ha avuto particolari ripercussioni sullo scenario economico della nostra industria – prosegue Petracco -. La dinamica dei volumi di vendita dell’esercizio ha registrato un notevole incremento rispetto all’anno precedente che ha comportato un incremento del fatturato del 66%».
Il fatturato 2012 è stato di circa 50 milioni di euro, contro i 30 milioni realizzati nell’anno precedente. Anche la previsione 2013 è rosea e denota una crescita rispetto all’anno precedente: al mese di giugno è stato registrato un incremento complessivo del 35%. Tanto che le previsioni di budget fanno sperare per un risultato annuo in crescita del 25% complessivo.
La crisi economica iniziata nel 2008 «ha portato ad una contrazione del fatturato nel 2009, dovuto principalmente alla flessione di alcuni mercati esteri – aggiunge l’amministratore delegato -. Tuttavia i continui investimenti in macchinari e l’innovazione di prodotto hanno permesso di acquisire nuove quote di mercato. La nostra società non ha avvertito la crisi, grazie anche al fatto che il 97% del fatturato realizzato è destinato al mercato estero e non nazionale».
Ed ecco la ricetta di Emiliana Parati per uscire da questo momento di difficoltà: «Sulla base della nostra esperienza, gli interventi di razionalizzazione, rivolti sia a una maggiore focalizzazione delle attività produttive e distributive, sia all’ottimizzazione dei costi a tutti i livelli, accompagnati da una struttura organizzativa efficiente, rapida e all’occorrenza flessibile, hanno rafforzato la presenza distributiva della società nei mercati di riferimento, sia in quelli tradizionali sia in quelli emergenti. Da aggiungere, quale principi cardini, l’attenzione alle esigenze e richieste dalla clientela e la qualità dei prodotti offerti».
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