“Fino a qui tutto bene, fino a qui tutto bene, fino a qui tutto bene, il problema non è la caduta, ma l’atterraggio”.
Paolo Aramini, presidente del Comitato Piccola Industria dell’Associazione Industriali di Cremona, inizia ilsuo intervendo evocando una scena di un film di Vincent Cassel dove un uomo che cade da un palazzo di cinquanta piani, man mano che passa da un piano all’altro, cerca di farsi coraggio ripetendo una frase che, naturalmente, non cambierà in nulla l’esito finale di quella caduta. Una metafora che Aramini utilizza per raffigurare la situazione delle forniture energetiche in Italia e in Europa. «Sottovalutare il problema energetico e la dipendenza da altri Stati e continenti - dichiara - , ci stava già muovendo verso una situazione pericolosa ma, gli accadimenti degli ultimi anni, il post pandemia, le guerre, la scelta dell’Europa di puntare solo sull’elettrico e la forzatura dei tempi della transizione ecologica, hanno accelerato la nostra velocità di discesa». Il risultato di questa sottovalutazione è che l’Europa è il continente con il prezzo dell’energia più alto e l’Italia il Paese con il prezzo più alto in Europa. Le aziende, davanti a questi fatti...

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Stefano Frati

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