Speriamo che questa situazione duri, e sia solo in miglioramento». Nel settore ricettivo c’è clima di cauto ottimismo: lo conferma Alessandra Cattaruzzi, presidente del Gruppo Provinciale Albergatori - Federalberghi di Cremona, che in provincia conta 301 strutture ricettive, extra ricettive e complementari. Complice il ritorno in zona gialla della Lombardia e la riapertura agli spostamenti, il comparto rialza la testa e guarda all’estate, augurandosi una ripartenza senza passi indietro.

Facciamo il punto sulla situazione attuale:
«Dal mese di marzo abbiamo riscontrato una leggera ripresa. I numeri registati tra gennaio e febbraio erano estremamente bassa: all’inizio del 2021 le presenze negli hotel non superavano il 10 per cento rispetto alla disponibilità ricettiva – 8,7 per cento in gennaio – mentre abbiamo assistito ad un moderato aumento di prenotazioni nel periodo primaverile. A Cremona diverse strutture sono ancora chiuse, altre lavorano a regime ridotto, in base alle richieste pervenute».

La zona gialla e la successiva riapertura degli spostamenti tra regioni ha portato un discreto ottimismo...
«Sì, ma resta la preoccupazione per una nuova imminente chiusura. Sarebbe irrecuperabile. E’ chiaro che tutti preferiremmo tornare a una normalità il più rapidamente possibile, ma è evidente che l’aumento di contagi dipende dalle possibili situazioni di assembramento, come successo in passato. Confidiamo nel buon senso e nella consapevolezza individuale»....


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Lidia Gallanti

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