Gianni Ardemagni, segretario generale della Femca Cisl Asse del Po Cremona-Mantova, traccia un quadro della situazione dei comparti di sua competenza nel nostro territorio. Settori con andamenti diversi, a partire dal tessile, che è poco presente nel territorio cremonese ma «ovviamente è uno dei più colpiti da questa pandemia, con le varie chiusure dei negozi, dei centri commerciali che hanno comportato forti rallentamenti di commesse e di volumi produttivi e per questo è il comparto più coinvolto dalla situazione di crisi».

Il settore chimico, presente soprattutto nel Cremasco con le aziende cosmetiche, come ha vissuto quest’anno di pandemia?
«Le aziende del settore cosmetico, hanno utilizzato nel corso del 2020 dei percorsi di cassa integrazione Covid, soprattutto per gestire le ricadute conseguenti al calo degli ordini a causa del lockdown, con le chiusure degli outlett e dei centri commerciali che hanno impattato fortemente sulle vendite, così come l’utilizzo della mascherina ha generato problemi su alcuni prodotti a partire dai rossetti, che ha avuto un calo di oltre l’80%. Nelle principali aziende per volume d’affari e numero di dipendenti, in ogni caso, nel primo trimestre di quest’anno si sono registrati segnali di ripartenza, spia di una ripresa che speriamo si consolidi a partire dal prossimo autunno»...

LEGGI IL SERVIZIO COMPLETO SULL’EDIZIONE DI MONDO PADANO IN EDICOLA FINO A GIOVEDì 22 APRILE,  OPPURE ABBONANDOTI SU WWW.MONDOPADANO.IT

Mauro Taino

© Riproduzione riservata