«Senza lavoro non c’è benessere, non c’è futuro: lasciate lavorare in sicurezza chi fino a oggi ha garantito la solidità del Paese in un momento difficilissimo. Non costringete gli imprenditori ad aggrapparsi a ristorni che rischiano di essere insufficienti o a incentivi, bonus e altre prebende talora difficili da intercettare. Non gettate gocce che rischiano di rivelarsi inutili nel mare di un sistema economico che chiede solo di fare, nel rispetto di norme certe e chiare. Non colpite chi chiede solo di lavorare».
A due settimane dal nuovo Dpcm che ha inasprito ulteriormente il futuro di molte imprese anche della provincia di Cremona, il Presidente di Confartigianato Cremona Massimo Rivoltini sceglie di stare dalla parte del lavoro. Come e più di sempre: «Le nostre imprese, ce lo hanno confermato gli stessi medici, sono una barriera contro la diffusione del virus, non certo pericolosi focolai» attacca Rivoltini, preoccupato che il giro di vite lasci ancora una volta con la saracinesca abbassata attività che tutto hanno fatto fuorché mettere a rischio il Paese: «Si pensi alle estetiste, per esempio, e al grande lavoro fatto per mettere in sicurezza il lavoro per proteggere sé stesse e le proprie clienti. Ma anche alle attività del food, che non possono portare sulle proprie spalle le conseguenze di assembramenti dei quali non sono responsabili». E’ il caso, ad esempio, della limitazione della vendita per asporto alle ore 18.00...

LEGGI IL SERVIZIO COMPLETO SULL’EDIZIONE DI MONDO PADANO IN EDICOLA FINO A GIOVEDI' 4 FEBBRAIO, OPPURE ABBONANDOTI <<QUI>>

Redazione Economia

© Riproduzione riservata