L'export alimentare italiano all'estero è una grande promessa, ma il tessuto produttivo del Bel Paese è ancora lontano dallo sfruttarne al pieno le potenzialità. La via del successo potrebbe risiedere in un mix di fattori che comprendono la creazione di "pacchetti territoriali" capaci di legare prodotti, territori, arte, cultura e turismo, la costituzione di reti di aziende d'alta qualità, il ritrovato rapporto con la distribuzione di prossimità, maggiore attenzione alla comunicazione e al marketing. È quanto emerso al BonTà, il Salone delle Eccellenze Enogastronomiche dei Territori di CremonaFiere nel corso del seminario "La Grande Bontà" al quale ha partecipato un panel di esperti e di operatori del settore comprendente Bruno Colucci di CiboChic, il "mago" dell'export italiano in Francia, e Paolo Agnelli, presidente confini Industria e presidente Gruppo Agnelli. Se infatti le previsioni più recenti parlano di un export agroalimentare italiano destinato quest'anno a oltrepassare i 40 miliardi di euro, grazie ad una crescita superiore al 6% rispetto all’anno precedente (soprattutto grazie a vino, salumi e formaggi), Bruno Colucci ha evidenziato come il Made in Italy stia rispondendo in maniera ancora poco convinta alla «voglia di Italia che da tempo esiste fra i consumatori in Francia come altrove».
Colucci, che da dirigente del Gruppo Carniato Europe ha importato in Francia prodotti agroalimentari e vini italiani con un fatturato di circa 70 milioni di euro, più di 3.000 referenze e circa 5 milioni di bottiglie di vino, ha insistito in modo particolare sullo stretto rapporto fra territori e produzioni locali, un rapporto che nell'intersezione con arte, cultura, storia e quindi turismo, troverebbe il detonatore più efficace per l'export: «Occorre attrarre più turisti esteri in Italia, perché poi chi torna nel proprio Paese cerca a casa le stesse sensazioni. Il grande potenziale italiano risiede nelle piccole straordinarie produzioni artigianali: prodotti "fatti a mano" e che raccontano un territorio. Resta da risolvere la fragilità di questo tipo di aziende, minacciate da multinazionali e GDO. Utile sarebbe l'auto-organizzazione in sistemi e reti capaci di accomunare e suddividere spese, investire in comunicazione e marketing, mantenendo sempre le singole identità più distintive di produttori e prodotti. Gusto, cultura, arte, gastronomia, enologia, turismo: in questo l'Italia deve diventare una superpotenza».
Parole condivise anche da Paolo Agnelli che, da imprenditore, ha annotato come le piccole e medie imprese che fanno eccellenza nell'agroalimentare siano aziende non strutturate per fare distribuzione e ancora poco sostenute da organismi nazionali: «Abbiamo bisogno di inserire il nostro prodotto nel tessuto dell'acquisto. Oggi le PMI italiane che si affacciano all'estero sono manchevoli al momento della vendita: servono strumenti di marketing e un aiuto in questo senso dovrebbe arrivare dagli organismi nazionali preposti al sostegno alle imprese».
Il BonTà continua domani (fino alle ore 18) nei padiglioni di CremonaFiere con un programma ricchissimo, 150 espositori, show-cooking, degustazioni, dimostrazioni e incontri tematici.
► Show cooking: Il gentiluomo...il colore del gusto
Area Artusi, dalle 10 alle 11,30
Uno show cooking con lo chef Vncenzo de La Cittadella, un locale storico situato nel centro di Cremona, che in questa occasione presenterà le sue specialità in uno show cooking tutto da gustare.
Organizzazione: Maestrelli arredamenti e progetti
►Il martedì è donna: pizzaioli e massaie si confrontano sulla pizza fatta in casa
Area Pizza Che BonTà – dalle 10,30 alle 12,30
Ormai sono molte le massaie che si cimentano nella pizza fatta in casa, e questa sarà l'occasione giusta per un confronto con i pizzaioli, che sveleranno qualche segreto e daranno le loro “dritte” per realizzare pizze eccellenti anche in casa. Madrina dell'evento sarà Alice Bregoli.
Organizzazione: CremonaFiere
►Il valore delle certificazioni bio: come fare
Area Eventi – dalle 11 alle 12
Le produzioni biologiche sono sempre più diffuse e apprezzate dai consumatori più attenti, ma cosa significa davvero produrre bio? Cosa è necessario dal punto di vista normativo e quali sono i risultati che ci si può attendere dal mercato? Un seminario dedicato ai produttori che vogliono esplorare il mondo del biologico per comprenderne a fondo le opportunità commerciali e la normativa più recente.
Organizzazione: Bioagricert
►Gli attuali regimi alimentari e la loro gestione nella ristorazione moderna
Area Free From – dalle 11 alle 13,30
Oggi i ristoratori devono fare fronte ad una crescente esigenza di menù particolari dovuti sia ad intolleranze, sia a stili di consumo diversi (gluten free, vegan, bio, etc.).
Per poter offrire ai propri clienti una scelta adatta ai modelli alimentari di ciascuno, gli operatori professionali della ristorazione devono essere informati su ingredienti e regolamentazioni.
Programma:
Le norme di comportamento legate alla somministrazione (anche nei menù) e alla vendita dei prodotti “glutine e lattosio free”
Afro Ambanelli, Avvocato
Ristorazione, somministrazione degli alimenti glutine e lattosio free e le informazioni al consumatore
Gaetano Liuzzo, ASL Modena
Preparazione e assaggio di dolci glutine e lattosio free
A cura degli chef Federico Angeli e Marco di Lorenzi, consulenti di cucina, Nazionale Cuochi Italiana
Organizzazione: AITA in collaborazione con CremonaFiere
►Valtellina: il rosso e il bianco
Stand ERSAF – Ore 12,00
Degustazione guidata tra salumi e formaggi di alta montagna.
La Bresaola, i formaggi Bitto e Valtellina Casera, i Pizzoccheri, il miele, le mele, una complessa cucina tradizionale che si sposa perfettamente con i vini locali.
In Valtellina si trovano eccellenze agroalimentari tramandate da molte generazioni, che hanno saputo deliziare i palati provenienti da tutto il mondo. Specialità tutelate e garantite da consorzi appositi e da marchi di qualità DOP e IGP, certificati a livello europeo e mondiale.
Organizzazione: ERSAF
► Ore 12 – Diretta con Cremona 1
Area Artusi, dalle 12 alle 13,30
L'emittente televisiva locale Cremona 1 trasmetterà live da il BonTà una puntata di Ore 12, programma di intrattenimento e di attualità che affronta numerosi argomenti di interesse generale; in questa occasione saranno naturalmente le grandi tradizioni enogastronomiche ad essere al centro dell'attenzione.
Organizzazione: Maestrelli arredamenti e progetti in collaborazione con Studio 1, Cremona 1
► I viennesi: dolci biscotti per l'ora del the
Area Artusi, dalle 14,30 alle 17
Uno show cooking con lo chef Vincenzo del ristorante cremonese La Cittadella, che in questa occasione presenterà una delizia dolce da gustare nei prossimi pomeriggi invernali.
Organizzazione: Maestrelli arredamenti e progetti
►Quadri d'autore di Lombardia
Stand ERSAF – Ore 16,00
La geometria delle produzioni casearie lombarde, con Sua Maestà il salame di Varzi: vere opere d'arte gastronomiche in abbinata ai vini lombardi.
Organizzazione: ERSAF
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