L'iniziativa si inserisce nell'ambito del percorso di confronto avviato da Regione Lombardia in seguito ai cambiamenti che il disegno di legge di riforma costituzionale ha previsto per gli enti territoriali intermedi, ridefiniti in enti di area vasta.
Il discorso di Auricchio
L’incontro odierno si inserisce nel percorso di ascolto in merito alla proposta di riforma del sistema delle autonomie in Lombardia fortemente voluto dal Presidente della Giunta regionale.
Il Presidente Maroni si è posto l’obiettivo, ottenendone un’ampia condivisione in sede politica ed istituzionale, di predisporre una proposta di riforma frutto del confronto con gli “attori” del “Sistema Lombardia”, da tradurre in un documento da sottoporre al Governo in vista dei passaggi attuativi della prossima riforma costituzionale.
Lo scorso marzo è stato presentato il documento “La riforma delle Autonomie in Lombardia - Verso una proposta di riordino del livello intermedio di governo del territorio tra i Comuni e la Regione Lombardia” e, in accordo con UPL, ANCI, e Unioncamere Lombardia, è stato attivato un percorso strutturato di ascolto degli enti e degli operatori del territorio, attuato attraverso tavoli istituzionali di confronto in ogni provincia, per consentire la discussione e la più ampia convergenza su una specifica ed organica proposta da sottoporre al Governo nazionale.
In questo ambito, il 18 marzo, presso lo STER di Cremona, in un incontro alla presenza del Presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, è emersa l’esigenza delle categorie economiche di avvalersi di un’indagine, concernente la definizione dell’assetto economico e politico – amministrativo ottimale per il territorio della provincia di Cremona.
La proposta è stata condivisa dalla Giunta camerale l’ 8 aprile ed è stata confermata da tutte le Associazioni di categoria nel corso di due incontri tenuti in Camera di Commercio rispettivamente il 12 e il 18 aprile, in cui si è convenuto che la Camera affidasse l’analisi a una società di consulenza di primaria esperienza, individuata nella KPMG Advisory Spa.
Lo studio condotto da KPMG che la dott.ssa Togni ci illustrerà fra poco, si propone quindi di dare un contributo al processo in atto, evidenziando rischi e opportunità delle varie ipotesi possibili. Prima di lasciare la parola alla dr.ssa Togni ricordo che le categorie economiche, lo scorso 11 maggio, nel corso dell’incontro con il tavolo istituzionale coordinato dal Presidente della Commissione Affari Istituzionali del Consiglio Regionale Carlo Malvezzi, nell’auspicare che il territorio della attuale provincia non subisse frammentazioni, hanno richiesto precise assicurazioni sulla continuità dei servizi per le imprese e per i cittadini.
Il mondo economico ritiene infatti fondamentale che l’attuale processo di riordino non privi il nostro territorio delle risorse necessarie per garantire i servizi: l’importo degli stanziamenti previsti a livello nazionale per il funzionamento delle Aree vaste, se confermato, potrebbe infatti generare difficoltà nella gestione delle funzioni assegnate, come attualmente sta già accadendo per le Province, con potenziali ripercussioni negative sul sistema delle imprese che necessitano di servizi di qualità, efficienti e capillari.
Lascio quindi la parola alla dr.ssa Togni per la presentazione dello studio.
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