Si è appena chiusa la prima edizione cremonese del Salone del Cavallo Americano, e già si può dire che la città abbia fatto propria questa coloratissima Fiera con un tripudio di presenze: quasi 60mila, molte delle quali provenienti dal territorio della Bassa Padana.

Complice una campagna di comunicazione battente sia su internet che sui media cittadini tradizionali, e grazie anche agli speciali sconti riservati ai Cremonesi, il nuovo evento ha riscosso grande curiosità e portato in città qualcosa di veramente nuovo sia parlando di sport che di intrattenimento: anche se, a voler essere precisi, Cremona è proprio la città dove il Western italiano ebbe inizio molti anni fa, dove si tennero le prime gare di Quarter Horse e il primo Reining Futurity vinto proprio da un illustre allevatore della zona: Giuseppe “Peppo” Quaini.

Grazie anche a un’idea degli organizzatori che, venerdì e sabato pomeriggio, hanno portato il Salone in piazza con cavalli, artisti, ballerini, musica e una piccola rappresentazione-assaggio dell’evento tenutasi nello splendido “salotto” di Cortile Federico II, i residenti di Cremona hanno avuto modo di optare per un week-end molto diverso dal solito, dove ognuno ha potuto trovare qualcosa di adatto ai propri gusti: per gli appassionati di sport, 1500 cavalli appartenenti alle tre razze ufficiali americane (Quarter Horse, Paint Horse e Appaloosa), 5 campi gara, 17 diverse discipline per un totale di 170 titoli di Champion distribuiti; per chi ammira gli Stati Uniti, i loro miti e i loro valori, la loro musica e il country lifestyle, ecco le scenografie animate old western, i villaggi indiani, i concerti di noti musicisti country, gli stage di ballo a tema, i ristoranti Tex Mex; per i bambini giochi, pony per provare l’ebbrezza della prima volta in sella e un’intera mini fattoria western loro dedicata; per i compulsivi dello shopping, oltre 240 espositori e 20mila metri quadrati di area commerciale; e per coloro che considerano l’arte equestre uno dei modi più diretti per arrivare al cuore, tre serate di un Gala d’alto livello con cavalli, pony, capre, muli, e perfino una splendida mucca e una poiana protagonisti di “quadri” stupefacenti.

Per la parte sportiva, citiamo un titolo su tutti: quello della gara internazionale più ricca e importante della manifestazione, il Reining Derby Open, premiato con oltre 86mila euro e vinto dalla bellissima amazzone belga di stanza in Italia Ann Fonck, estremamente scenografica nella sua sfavillante tenuta di gara, in sella allo stallone di sei anni Gunnerlicious. Inoltre, sempre per il reining, al Salone si sono tenute le gare di qualificazione per stabilire chi rappresenterà l’Italia ai prossimi Campionati Europei giovanili e ai Mondiali di Equitazione FEI in progranna a Givrins, in Svizzera, nella struttura che appartiene alla famiglia Schumacher: e qui i Campioni designati sono il molisano Enrico Sciulli in sella a Snips Gotta Bud per la categoria Young Riders, il giovanissimo Matteo Manuel Bonzano, piemontese, con High Point Reiner per la Junior Riders e il napoletano Gennaro Lendi con lo stallone Paint Yankee Gun per la Nazionale Senior.


Tutti i numeri del Salone

Giornate di Fiera: 4
Padiglioni: 4
Metri quadrati di area totale: 80mila
Metri quadrati di area shopping: 20mila
Numero arene e campi prova: 5 campi gara (arenas) e 4 campi prova (warm up arenas)
Metri cubi di sabbia: 6mila
Chilometri di transenne: oltre 2 e mezzo
Posti in tribuna: 7mila
Espositori: 240
Sponsor: 44
Media partner: 29
Fornitori ufficiali: 34
Staff organizzativo: 38 persone
Staff sportivo (per es. giudici, stuarts, segreterie di gara, cronometristi, addetti ai fondi gara etc.): più di 150 persone
Cavalli: 1500
Cavalieri e amazzoni: 1700
Visitatori: 60mila
Serate del Gala equestre: 3
Concerti live: 4
Discipline sportive equestri: 17
Titoli di Champion assegnati: 170
Ore di gare e spettacolo: 220
Piste da ballo: 2
Dj coinvolti: 25
Ore di musica: 110
Stage di ballo: 10
Ballerini: 3mila
Ristoranti e bar: 16

Salone del Cavallo Americano

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