«Occorre rimettere
al centro l'impresa»
Mancanza di liquidità. I soldi della cassa integrazione in deroga che stanno finendo. E quelli per le tasse – Tares in testa – che rappresentano un salasso per bilanci ormai in rosso. Una burocrazia farraginosa e lenta. Questi gli argomenti al centro del confronto organizzato alla Camera di Commercio dalla Cna questa mattina. Una vera e propria richiesta accorata quella delle associazioni e degli imprenditori della provincia ai rappresentanti delle istituzioni locali, regionali e nazionali presenti al grande tavolo della Sala Rossa degli uffici di piazza Strdaivari. «Abbiamo bisogno di certezze – ha esordito Massimiliano Montani, presidente di Cna –. Vogliamo sollecitare le autorità ad agire e intervenire in una situazione imprenditoriale ormai difficile che ha inevitabili riflessi sull'occupazione».
«Occorre rimettere al centro l'impresa – ha affermato con insistenza Massimo Rivoltini, presidente di Assoartigiani – solo così, ripensando il sistema, si potrà uscire dall'impasse. Occorre salvaguardare le piccole e medie imprese e tenere presente le loro peculiarità. Non si possono applicare le stesse norme, soprattutto in materia fiscale, per tutti. Sul fronte del credito siamo in piena emergenza: andando avanti così non si sopravvive. La produzione deve essere un valore aggiunto».
Più azione e meno chiacchiere è quello che chiede Giovanni Bozzini, vicepresidente della Cna: «La diagnosi ormai è nota, ora occorre trovare una cura immediata – ha dichiarato, auspicando che «gli incontri con i nostri rappresentati politici a Milano e Roma avvengano a scadenze ravvicinate».
La “paura a fare impresa” a causa della troppa burocrazia e delle difficoltà della crisi economica e il sostegno allo “start up” di aziende giovani sono stati gli argomenti messi sul tavolo da Marco Bressanelli di Libera artigiani di Crema e da Pierpaolo Soffientini di Confartigiani di Crema che hanno messo in evidenza il differenziale di quasi 30mila aziende che chiudono rispetto a quelle che nascono.
In discussione anche le problematiche dei comuni, soprattutto in vista della sospensione della rata Imu. Un provvedimento che toglierà linfa agli Erari blindati dal patto di stabilità. I sindaci di Cremona, Oreste Perri, e di Crema, Stefania Bonaldi, e l'assessore al Bilancio di Casalmaggiore, Carla Visioli, hanno sottolineato «la necessità di fare chiarezza in un panorama nebuloso e privo di certezze».
«Il tema del lavoro è una priorità per il Governo regionale – ha assicurato Carlo Malvezzi, neo-consigliere eletto del Pdl -. Sono pronti una serie di progetti e stanziamenti per riconoscere alla imprese un ruolo culturale: le aziende oggigiorno svolgono un servizio pubblico». Per quanto riguarda la cassa integrazione, in particolare, la Regione attraverso Finlombardia ha avviato un'operazione di anticipazione «300milioni di euro che copriranno il 1° semestre. Ma c'è volontà di ripetere la stessa azione anche sul secondo».
«Possiamo raddrizzare la baracca, ma dobbiamo iniziare a farlo da soli – ha esortato Agostino Alloni, consigliere regionale Pd – Scegliere le nostre priorità, fare proposte e agire in sinergia». Alloni ha ribadito la grande opportunità dell'Expo per trainare l'economia locale, «Occorre Per questo è indispensabile una regia unitaria che coaguli gli sforzi e li traduca in offerte». Ha poi ricordato i progetti di Tencara «già pronti, ma occorre la volontà politica per procedere» e di una «Fiera di Crema attiva tutto l'anno».
«Esistono delle emergenze che vanno affrontate subito – ha sottolineato Cinzia Fontana, deputata Pd e membro della commissione lavoro – Tutte le difficoltà elencate sono ben chiare al Governo e, come è già stato annunciato, alcune avranno risposte immediate: è questione di giorni, il tempo perchè le commissioni vengano istituite (quella sul lavoro, si insedierà domani ndr). È comunque chiaro che i problemi non si risolvono posticipando le date. In questo momento abbiamo bisogno di reperire tra i 6-7 miliardi di euro per agire subito. Ma i veri problemi vanno risolti modificando il sistema, limitando la tassazione sulle imprese e riformando il lavoro».
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