Dopo la giornata di ieri, durante la quale la riflessione sulla complicata relazione col corpo in adolescenza di Gustavo Pietropolli Charmet, uno dei più importanti psichiatri e psicoterapeuti italiani, Direttore Scientifico del Consultorio Gratuito Minotauro, ha catturato l'attenzione del pubblico che gremiva l'Auditorium della Camera di Commercio, la seconda ed ultima giornata del convegno Youngle Context. Gli adolescenti, le competenze, le risorse e le nuove fragilità, dal titolo intitolata Giovani 3.0: stay tuned, è stata tutta incentrata sull'analisi del mondo degli adolescenti tra vita quotidiana, emozioni, nuovi linguaggi di comunicazione e media digitali.
Moderata e coordinata da Silvia Toninelli, direttore del Settore Politiche Educative del Comune di Cremona, la giornata si è aperta con i saluti istituzionali della vice sindaco con delega all'Istruzione Maura Ruggeri, di Paola Mosa, Direttore Sociale dell'ASL di Cremona, e di Francesca Bianchessi, dirigente dell'Ufficio Scolastico Territoriale. Nel suo intervento la vice sindaco, dopo avere ringraziato le istituzioni che hanno collaborato alla realizzazione dell'iniziativa, ha sottolineato come tutti ormai siamo tenuti a conoscere le nuove modalità di comunicazione dalle quali non si può prescindere soprattutto quando ci si confronta con gli adolescenti. Se già si sconta un ritardo in questo, ha proseguito la vice sindaco, vi è comunque la necessità di comprendere un cambiamento culturale così importante e darci una prospettiva per il futuro. Senza demonizzare la rete, bisogna sfruttarne le risorse che essa può offrire e questo lo si sta già facendo con la consapevolezza che la collaborazione tra istituzioni è in questo caso un elemento di fondamentale importanza.
Ha aperto le relazioni della mattinata Alessandro Calderoni, psicologo clinico, ipnologo esperto in psicologia digitale, giornalista, scrittore e voce radiofonica di Radio Monte Carlo e Virgin Radio. Il suo intervento, dal titolo :) (: Faccia o faccina? Emozioni e comunicazione istantanea on line, ha posto l’attenzione su internet e su come in soli due decenni esso abbia completamente rivoluzionato non solo il nostro modo di comunicare, ma anche di agire, vivere, fare business e soprattutto intessere relazioni, provare ed esprimere emozioni. Se per gli adolescenti, nativi digitali, si tratta di modalità naturali, per gli adulti è necessario conoscere questo aspetto per comprendere e farsi comprendere dagli adolescenti utilizzando il loro stesso linguaggio.
Cosimo Marco Scarcelli, sociologo, esperto in media digitali e adolescenza all’Università degli Studi di Padova, ha affrontato il tema Gli adolescenti, i media digitali e la vita quotidiana: identità e intimità in rete. Il suo intervento si è concentrato sul rapporto tra nuove tecnologie, adolescenti e intimità.
A sua volta Jody Libanti, psicologo e psicoterapeuta libero professionista, ha presentato due strumenti nati per favorire l’interazione tra i giovani e dei giovani con gli adulti: Spazio Giovani on line, blog del Consultorio per ragazzi dai 14 ai 20 anni dell’Ausl di Parma e del network nazionale Youngle – spazio di ascolto peer-to-peer pensato per adolescenti e gestito da adolescenti supervisionati.
Dopo questi tre interventi, si sono svolte a parte due sessioni parallele riservate agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado. La prima, intitolata Emozioni: esplosioni sconosciute e spaventose o amiche intime che stanno sempre con noi?, curata da Alessandro Calderoni, con l'obiettivo di analizzare le emozioni, oggi sempre più smaterializzate ed espresse solo attraverso messaggi, post, immagini, clip. A seguire, Cosimo Marco Scarcelli ha affrontato con gli studenti il tema Condividere e condividersi: essere giovani tra smartphone, computer e tablet, per aiutare i giovani a riconoscere i pericoli che la rete può nascondere così come le opportunità che può dare stimolando la maturazione di una capacità di utilizzo critico del medium, costruendo un percorso conoscitivo e di sensibilizzazione che non ha a che fare solo con la rete, ma piuttosto riguarda i contenuti che essa, parte della vita di ciascuno, veicola. Entrambi gli incontri sono stati condotti in modo dialogico e coinvolgente, per stimolare la partecipazione attiva dei ragazzi alla discussione.
Nel frattempo sono state presentate esperienze e servizi per i giovani già attivi a livello territoriale. Effervescente la relazione di Federico Denti e Federico Vismarra, che, dopo aver presentato due video realizzati dai ragazzi, hanno raccontato le loro esperienze sottolineando che il vero valore aggiunto è stata l'attività svolta sul campo, un'importante occasione di crescita personale. Denti e Vismarra sono Peer del progetto Spazioxgiovani on line, sito avviato nel 2013 dal Consultorio per ragazzi dai 14 ai 25 anni dell'ASL di Cremona. Il sito, dotato di una stanza privata per consultazioni via e-mail, forum e di una pagina facebook, è diventato un importante strumento delle progettazioni in-real in ambito di promozione della salute oltre che di diffusione di informazioni, condivisione con i pari e consultazione di adulti esperti per avvicinare i ragazzi alla rete dei servizi territoriali. Con loro Alberto Serafini, coordinatore dell’Area adolescenti e giovani del Consultorio ASL Cremona e Fabio Santini, coordinatore Spazioxgiovani on line del Consultorio ASL Cremona.
Maria Carmen Russo, responsabile del Servizio Informagiovani del Comune di Cremona, ha sottolineato la necessità per chi lavora nelle istituzioni di svecchiare i modelli comunicativi, di essere presenti nei luoghi, con i tempi, il ritmo e i linguaggi che permettano ai ragazzi di comprendere i messaggi e di sentirsi coinvolti e protagonisti della relazione. Infine, Maura Longari, funzionario Assistente Sociale della Prefettura di Cremona, ha affrontto il tema della legalità e della sua percezione, soprattutto da parte delle giovani generazioni, attraverso l’esperienza della Prefettura di Cremona, sottolineando l'importanza di prendersi cura dei ragazzi, di trasmettere le regole come una cornice all'interno della quale sentirsi liberi.
Nel pomeriggio soggetti istituzionali e del privato sociale si sono infine si sono messi a confronto nel corso di due laboratori interattivi sul tema oggetto del convegno calandolo in ambito territoriale per favorire la riflessione e la progettazione condivisa dei soggetti coinvolti.
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